Il tema della competenze diventerà il leitmotiv del panorama 4.0 ma parlarne non basta. La sfida è diffonderle in modo mirato a seconda delle specifiche esigenze delle aziende, cercando il giusto equilibrio tra i fabbisogni effettivi e i percorsi formativi. Altrimenti si rischia di fare degli investimenti un boomerang che allontana macchinari e lavoratori, eliminando davvero i posti di lavoro». A sottolineare l’urgenza di una spinta decisa, e soprattutto studiata, sul fronte delle competenze nell’era dell’industria 4.0 è Francesco Seghezzi, direttore generale della fondazione Adapt.
L’associazione fondata da Marco Biagi nel 2000 batte questo ferro da molto tempo ed è stata fra i primi a indicare la formazione come il punto critico della quarta rivoluzione industriale italiana. Sullo scenario attuale, spiega Seghezzi, pesa innanzitutto un problema di approccio che riguarda tutti gli attori coinvolti: «Le imprese devono abituarsi a pensare alla formazione come una voce del capitolo investimenti, non come un semplice costo…
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