Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi.Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Strumenti per mettere un freno ai contratti a termine

Si continua a discutere di come ridurre i contratti a termine. Ma eventuali nuove norme restrittive non riuscirebbero comunque a eliminarli del tutto. Perché la parte maggioritaria del fenomeno si spiega con posti di lavoro effettivamente temporanei.

 

I disincentivi possibili

 

Nel periodo novembre 2016-ottobre 2017 (ultimi dati disponibili) il numero medio mensile di occupati a termine (inclusi apprendisti) si aggira attorno a 2,6 milioni sia secondo Istat-Rfl che secondo gli Osservatori Inps. Il numero di lavoratori che nel corso di un anno sperimenta almeno un rapporto di lavoro a termine è chiaramente maggiore: secondo Inps-Osservatorio dipendenti nel 2016 si è trattato di 3,1 milioni.

 

La domanda d’obbligo è: se, come universalmente affermato, il rapporto di lavoro “normale” deve essere a tempo indeterminato, è possibile ridurre la dimensione assoluta e quindi l’incidenza del lavoro a termine? E come, se diamo per scontato che le soluzioni più semplici (abolire il contratto a tempo determinato) non sono di fatto praticabili?…

 

Continua a leggere su la voce.info

 

Strumenti per mettere un freno ai contratti a termine