Informarsi per capire
Il Committente ha l’obbligo di scegliere una impresa “idonea”. Può evitare responsabilità solo se consegna il cantiere scevro da ogni pericolo o se l’oggetto dell’incarico consiste anche nel mettere in sicurezza il cantiere
Corte di Cassazione, sentenza 24 novembre 2021, n. 46833
L’adesione implicita ad un contratto collettivo: i possibili scenari
Gianmaria Russo
La configurazione dell’unicità di un solo centro di imputazione giuridica (quale datore di lavoro) fittiziamente riferito a più soggetti non è impedita dalla diversa natura giuridica di questi
Il giudice di merito deve valutare la congruità del licenziamento disciplinare sulla base di alcuni indici (ad esempio, le previsioni del CCNL; l’intensità dell’elemento intenzionale; il grado di affidamento richiesto dalle mansioni)
In caso di trasferimento del dipendente, non è ravvisabile un onere del datore di provare l’inutilizzabilità del lavoratore presso la sede originaria, dovendo solo provare il nesso causale tra provvedimento e ragioni poste alla base dello stesso
Può configurarsi l’implicito recepimento di un contratto collettivo se il datore di lavoro applica per un tempo costante e prolungato le relative clausole al singolo rapporto di lavoro
Deve escludere l’illegittimità costituzionale del sistema della contrattazione nazionale quale delineato dal d.lg. n. 165 del 2001, trattandosi di un insieme non irragionevole di regole organizzative che affondano le radici nel principio di buon andamento e, a monte di questo, nel principio di legalità, destinati a sovrintendere, ai sensi dell’art. 97 Cost., l’attività della P.A.
La prestazione lavorativa “eccedente”, che supera di gran lunga i limiti previsti dalla legge e dalla contrattazione collettiva e si protrae per diversi anni, cagiona al lavoratore un danno da usura-psico fisica, di natura non patrimoniale e distinto da quello biologico, la cui esistenza è presunta nell’an in quanto lesione del diritto garantito dall’art.36 Cost., mentre ai fini della determinazione occorre tenere conto della gravità della prestazione e delle indicazioni della disciplina collettiva intesa a regolare il risarcimento in oggetto
Per licenziamento giusta causa e g.m.o. non è vincolante la tipizzazione contenuta nel CCNL che costituisce uno dei parametri con cui il giudice può effettuare un accertamento sulla gravità della condotta rispetto alle sanzioni
Il committente non è automaticamente responsabile nel caso di incidente che coinvolge i dipendenti dell’appaltatore, non potendo esigersi da lui controllo pressante, continuo e capillare su organizzazione e andamento dei lavori
L’aumento retributivo retroattivo stabilito in sede di rinnovo del CCNL si applica anche al lavoratore che nel frattempo ha cessato il proprio rapporto. Le clausole migliorative a efficacia retroattiva sono applicabili a tutti se non diversamente indicato
Non è infortunio sul lavoro durante la “pausa caffè”. Non rileva il tempo/luogo della prestazione, ma il nesso tra lavoro e rischio: il lavoro determina non tanto il verificarsi dell’evento quanto l’esposizione a rischio dell’assicurato
Nell’ambito del contratto di appalto, il committente risponde solidalmente per i soli crediti – vantati dai dipendenti dell’appaltatore – aventi natura strettamente retributiva, e non anche quelli di natura risarcitoria
Il committente non può limitarsi a “confidare” che l’appaltatore abbia idoneità tecnica per procedere ai lavori sulla base dell’accettazione dell’incarico: è tenuto a controllare adeguatezza dell’appaltatore rispetto alla pericolosità dell’opera commissionata
Art. 2113 c.c. – Transazione retribuita – Contribuzione – Esclusione – Omissione contributiva –Prescrizione – Danno pensionistico – Costituzione rendita
Qualora un istituto religioso voglia tutelare la libertà di organizzazione dell’offerta scolastica, deve motivare le scelte compiute senza incorrere nell’adozione di condotte apertamente discriminatorie
In seguito ad un licenziamento collettivo deve essere assicurata la permanenza, nell’ambito aziendale interessato, della medesima quota di occupazione femminile presente prima della procedura (art. 5, comma 2, l. n. 223/1991)
È legittima l’acquisizione, da parte del datore di lavoro ai fini del licenziamento, di un messaggio pubblicato dal lavoratore sul proprio profilo Facebook, in cui offendeva gravemente i suoi diretti superiori in azienda
È legittimo il licenziamento per giusta causa irrogato durante il periodo di comporto, se, nel corso dell’assenza per malattia, il lavoratore mette in atto comportamenti che violano i doveri di correttezza e buona fede
Dalla costante e prolungata applicazione di tante e significative voci retributive o incentivanti o indennitarie, seppur in seguito a disdetta dall’associazione datoriale, si desume l’applicazione della contrattazione collettiva
Tweets by bollettinoADAPT
[ninja_form id=15]
[ninja_form id=17]
[ninja_form id=13]
[ninja_form id=12]
[ninja_form id=11]
[ninja_form id=1]
[ninja_form id=5]
[ninja_form id=6]
[ninja_form id=7]
[ninja_form id=8]