corte di cassazione

Appalti: se l’attività si risolve prevalentemente nel lavoro, è sufficiente che in capo all’appaltatore sussista l’effettiva gestione dei dipendenti, anche se vengono utilizzati strumenti di proprietà del committente

Corte di Cassazione, sentenza 27 ottobre 2020, n. 23615

La prova statistica della discriminazione deve basarsi su un arco temporale adeguato

Corte di Cassazione, sentenza 15 giugno 2020, n. 11530

Leciti i licenziamenti circoscritti ad una unità produttiva a condizione che ciò non sia l’effetto dell’unilaterale determinazione del datore (necessaria comunicazione di cui all’art. 4, comma 3, l n. 223/1991)

Corte di Cassazione, sentenza 5 ottobre 2020, n. 21306

Nulla la clausola che rimetta la risoluzione del patto di non concorrenza all’arbitrio del datore di lavoro

Corte di Cassazione, ordinanza 3 giugno 2020, n. 10535

La prova statistica della discriminazione deve basarsi su un arco temporale adeguato

Corte di Cassazione, sentenza 15 giugno 2020, n. 11530

Il trasferimento di un pacchetto azionario di maggioranza di una società di capitale non integra il trasferimento di azienda ex art. 2112 c.c. in quanto modifica assetti interni che non comportano la sostituzione del soggetto giuridico

Corte di Cassazione, ordinanza 7 ottobre 2020, n. 21595

Anche per le lavorazioni in quota è obbligatoria la predisposizione di misure di sicurezza collettive, prima di quelle individuali, con l’unico limite di una loro incompatibilità con lo stato dei luoghi o di impossibilità tecniche

Corte di Cassazione, sentenza 31 agosto 2020, n. 18137

La transazione contenuta nella conciliazione giudiziale è sottratta al regime della impugnabilità di cui all’art. 2113 c.c., mentre rimangono esperibili le normali azioni di nullità e di annullamento dei contratti

Corte di Cassazione, ordinanza 30 settembre 2020, n. 20913

Deve escludersi che l’attività prestata dal medico iscritto alla scuola di specializzazione sia inquadrabile come rapporto di lavoro subordinato o autonomo poiché essa costituisce particolare ipotesi di contratto di formazione-lavoro

Corte di Cassazione, ordinanza 8 settembre 2020, n. 18667

La prova dell’interesse del distaccante è a carico del datore di lavoro. Inoltre, la sanzione della costituzione del rapporto di lavoro può essere chiesta solo se ad essere violato è l’art. 30, comma 1, del d.lgs. n. 276/2003

Corte di Cassazione, ordinanza 11 settembre 2020, n. 18959

La fruizione del permesso per motivi personali non interrompe il nesso rispetto all’attività lavorativa, con conseguente indennizzabilità dell’evento infortunistico verificatosi nel percorso per rientrare al lavoro

Corte di Cassazione, ordinanza 8 settembre 2020, n. 18659

Anche prima della l. n. 35/2009, la responsabilità solidale del committente ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. n. 276/2003 includeva i premi Inail relativi al periodo di esecuzione dell’appalto

Corte di Cassazione, sentenza 31 agosto 2020, n. 18139

Genuino anche l’appalto in cui vengano utilizzati i mezzi di proprietà del committente, a condizione che l’appaltatore provi di apportare capitale (diverso dal costo del lavoro) come knowhow, software, beni immateriali etc.

Corte di Cassazione, sentenza 8 luglio 2020, n. 14371

La sentenza di assoluzione del lavoratore potrà incidere solo qualora stabilisca che il fatto non costituisce reato o che l’imputato non l’ha commesso

Corte di Cassazione, sentenza 18 agosto 2020, n. 17221

Le copie delle buste paga firmate, siglate o timbrate dal datore provano il credito che il dipendente ha intenzione di far valere nella procedura fallimentare del datore di lavoro

Corte di Cassazione, sentenza 6 luglio 2020, n. 13781

Quando non si è in presenza di alcuna azione giudiziaria diretta a contrastare fenomeni interpositori, non può trovare applicazione quanto previsto dall’art. 32, comma 4, lett. d, della l. n. 183/2010

Corte di Cassazione, sentenza 19 giugno 2020, n. 12030

Il verbale di accertamento ispettivo in materia di lavoro non può essere impugnato autonomamente in sede giurisdizionale

Corte di Cassazione, ordinanza 12 giugno 2020, n. 11369

Nonostante la funzione dinamica dell’art. 2087 c.c., da esso non può desumersi un obbligo assoluto in capo al datore di lavoro di garantire il “rischio zero” quando per le caratteristiche della lavorazione questo risulta ineliminabile

Corte di Cassazione, sentenza 15 giugno 2020, n. 11546

È legittimo servirsi delle agenzie investigative per verificare la sussistenza dello stato di malattia e la conseguente incapacità temporanea di lavorare

Corte di Cassazione, ordinanza 17 giugno 2020, n. 11697

Esposizione all’amianto e onere della prova nell’ambito delle malattie professionali tabellate multifattoriali

Corte di Cassazione, sentenza 4 febbraio 2020, n. 2523