corte di cassazione

L’esclusione ed il licenziamento del socio lavoratore e la corte di cassazione: brevi riflessioni critiche

Luigi de Angelis, WP CSDLE "Massimo D'Antona".IT, n. 409/2020

Ai fini del ricorso ex art. 28, il requisito della nazionalità non può desumersi da dati meramente formali essendo necessaria anche un’azione effettiva diffusa a livello nazionale, che non necessariamente deve coincidere con la stipula di contratti collettivi di livello nazionale

Corte di Cassazione, sentenza 2 gennaio 2020, n. 1

In materia di licenziamenti collettivi, l’accordo ex art. 5 della legge n. 223 del 1991 può stabilire criteri di scelta anche difformi da quelli legali, purché rispondenti a requisiti di obiettività e razionalità in quanto l’accordo adempie a funzioni regolarmente delegate dalla legge

Corte di Cassazione, sentenza 7 gennaio 2020, n. 118

Una condotta estranea all’esecuzione della prestazione lavorativa può assumere rilievo ai fini del licenziamento qualora sia di una gravità tale da compromettere il rapporto fiduciario tra le parti, avuto riguardo, fra l’altro, alla natura dell’attività svolta dal datore di lavoro

Corte di Cassazione, sentenza 3 dicembre 2019, n. 31531

Il contratto di somministrazione deve indicare le ragioni dell’utilizzo di lavoratori in modo esplicito, così da rendere percepibile l’esigenza addotta dall’utilizzatore e il rapporto tra questa e l’assunzione del singolo lavoratore somministrato

Corte di Cassazione, ordinanza 4 novembre 2019, n. 28285

Incombe sul lavoratore che lamenti di aver subito un danno alla salute a causa dell’attività lavorativa svolta l’onere di provare non solo il danno in sé, ma anche la nocività dell’ambiente di lavoro ed il nesso tra l’uno e l’altro

Corte di Cassazione, sentenza 6 novembre 2019, n. 28516

In caso di licenziamento illegittimo di un lavoratore somministrato, l’indennità risarcitoria dovuta ex art. 18 St. Lav. deve essere commisurata alla retribuzione percepita presso l’ultimo utilizzatore

Corte di Cassazione, sentenza 11 novembre 2019, n. 29105

Il mio canto libero – Corte di cassazione: vietato vietare la legge con i contratti collettivi

Maurizio Sacconi

Fino al 2017 la volontà del legislatore è stata quella di garantire l’operatività del lavoro intermittente, con l’unica facoltà per le parti collettive di individuare le situazioni che ne giustificavano l’utilizzo

Corte di Cassazione, sentenza 13 novembre 2019, n. 29423

In materia di licenziamento per superamento del periodo di comporto spetta al datore di lavoro produrre la disciplina pattizia effettivamente vigente inter partes e dimostrare i fatti costitutivi del legittimo esercizio del potere di recesso

Corte di Cassazione, sentenza 6 settembre 2019, n. 22367

L’IVA calcolata sulle attività formative svolte da organismi professionali che percepiscono contributi pubblici è detraibile se il contribuente utilizza tali attività per compiere operazioni imponibili o che danno diritto alla detrazione

Corte di Cassazione, sentenza 5 novembre 2019, n. 28338

Il somministratore che voglia licenziare un dipendente assunto a tempo indeterminato deve dimostrare di non poter reperire per lui ulteriori “missioni” adatte alla sua professionalità, originaria o acquisita

Corte di Cassazione, sentenza 18 ottobre 2019, n. 26607

Il sindacato può ottenere la ritenuta sulla retribuzione dei contributi sindacali dei lavoratori

Corte di cassazione, sentenza 4 ottobre 2019, n. 24877

I servizi di sicurezza aeroportuale rientrano nell’ambito dei servizi pubblici essenziali

Corte di cassazione, sentenza 2 ottobre 2019, n. 24633

Nullo il licenziamento privo di giustificazione del lavoratore al rientro da una lunga malattia

Corte di cassazione, sentenza 23 settembre 2019, n. 23583

Licenziamento per crisi: gli accordi di prossimità possono anche escludere l’erogazione dell’indennità sostitutiva del preavviso

Corte di cassazione, sentenza 22 luglio 2019, n. 19660

Non è legittima la disdetta unilaterale da parte del datore di lavoro del contratto applicato

Corte di cassazione, sentenza 20 agosto 2019, n. 21537

Il ruolo del CCNL in materia di licenziamento e il sindacato del giudice nella tipizzazione della condotta

Corte di cassazione, sentenza 9 maggio 2019, n. 12365

La Cassazione chiarisce la nozione di “fatto contestato” ai fini dell’applicazione dell’art. 3, d.lgs. n. 23/2015

Corte di cassazione, sentenza 8 maggio 2019, n. 12174

La sussistenza della giusta causa di recesso va valutata in concreto

Corte di cassazione, sentenza 20 dicembre 2018, n. 33027