Informarsi per capire
In caso di licenziamento per giusta causa, sono da valutare la gravità della violazione e la congruità della sanzione non in via astratta, ma tenendo conto di ogni aspetto concreto della vicenda
È insufficiente allegare un danno solo ipotetico per giustificare la sanzione nei confronti del lavoratore RSU in caso di volantinaggio c.d. elettronico, essendo richiesta la prova del pregiudizio della normale attività aziendale
Antisindacale la sospensione per un giorno del componente RSU che ha rilasciato un’intervista sullo stato di agitazione in corso in azienda, se i fatti riportati sono assistiti da veridicità e non sono meramente denigratori
Si configura interposizione fittizia di manodopera se il dipendente dell’appaltatrice viene adibito a mansioni diverse da quelle oggetto dei servizi appaltati e sottoposto al potere direttivo da parte dei dipendenti della committente
Legittimo il licenziamento per giusta causa di una dipendente che aveva calunniato un comandante della Polizia municipale ed un agente con accusa di molestie
L’annullamento del provvedimento di radiazione dall’albo professionale non cancella il reato di esercizio abusivo della professione che scatta per chi ha svolto l’attività nonostante la sospensione cautelare
È nullo il licenziamento dell’autoferrotranviere nel caso di omissione di giudizio sull’istanza del lavoratore al Consiglio di Disciplina (anche se il Consiglio non è costituito)
Legittimo il licenziamento per giusta causa irrogato al dipendente che rivolge un appellativo omofobo ad un collega dal momento che la condotta rappresenta una discriminazione basata sull’orientamento sessuale
In caso di declaratoria di illegittimità del trasferimento di ramo d’azienda, il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno – a carico della cedente – solo se ha costituito in mora il datore di lavoro
Nel CCNL terziario, il periodo di conservazione del posto pari a 180 giorni, da calcolare in un anno solare decorrente dal primo episodio morboso, deve ritenersi riferito sia al comporto secco che a quello per sommatoria
In materia di pubblico impiego, laddove venga accettata la fraudolenza del contratto di collaborazione coordinata e continuativa, il lavoratore ha diritto alla sola tutela risarcitoria nonché alla ricostruzione della posizione previdenziale ed al ricalcolo del TFR
In caso di sostituzione, per modifica negoziale, di una fonte collettiva ad un’altra, il lavoratore non può far valere il principio di irriducibilità della retribuzione pretendendo il trattamento retributivo previsto in relazione al CCNL originariamente applicato
Discriminatorio il licenziamento di un sindacalista se costituisce trattamento deteriore rispetto ad altri dipendenti in condizioni analoghe
In caso di svuotamento di mansioni, il danno professionale può essere dedotto anche in via presuntiva
In materia di contratti a tempo determinato, la causale avente ad oggetto “incremento dei volumi produttivi” è illegittima poiché rappresenta un’espressione estremamente vaga e praticamente impossibile da verificare in concreto
Il requisito dimensionale dei 15 dipendenti nella procedura di licenziamento collettivo va valutato rispetto all’azienda e non a singole articolazioni territoriali, alla stregua dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo
Anche qualora la PA realizzi attività in forma imprenditoriale, in caso di appalto non genuino e contestazione d’intermediazione illecita di manodopera, i lavoratori non possono chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle sue dipendenze
In assenza di comprovata etero-direzione, è possibile accertare la sussistenza della subordinazione ricorrendo all’accertamento di altri indici indiziari (continuità della prestazione, rispetto di un orario predeterminato, compenso fisso)
Non eccedono nell’esercizio del diritto di critica dei dirigenti che esprimono in maniera ragionevole e non pretestuosa nonché con modalità formalmente corrette dissensi verso il presidente di un istituto di ricerca pubblico
La scelta del contratto collettivo preso a parametro di riferimento dal giudice di merito per la determinazione della palese difformità retributiva nel reato di sfruttamento del lavoro non è sindacabile in sede di legittimità
Tweets by bollettinoADAPT
[ninja_form id=15]
[ninja_form id=17]
[ninja_form id=13]
[ninja_form id=12]
[ninja_form id=11]
[ninja_form id=1]
[ninja_form id=5]
[ninja_form id=6]
[ninja_form id=7]
[ninja_form id=8]