lavoro

Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali – Gennaio 2015

Istat, 26 febbraio 2015

DEAL, Commissione di Certificazione del Centro Studi Marco Biagi dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ADAPT – Dalle collaborazioni continuate e continuative al lavoro a progetto, e ritorno

Modena, 13 marzo 2015

Rai Way, Mondadori, giudici e articolo 18. Benvenuti in Italia

Michele Arnese (Formiche.net, 26 febbraio 2015)

Le bugie sul Jobs Act

Renato Brunetta (II Foglio, 26 febbraio 2015)

Nuovi contratti tra mini pil e bassa inflazione il piano della Uil

Enrico Marro (Corriere della Sera, 26 febbraio 2015)

Nuovi contratti tra mini pil e bassa inflazione il piano della Uil

Enrico Marro (Corriere della Sera, 26 febbraio 2015)

Le bugie sul Jobs Act

Renato Brunetta (II Foglio, 26 febbraio 2015)

Rai Way, Mondadori, giudici e articolo 18. Benvenuti in Italia

Michele Arnese (Formiche.net, 26 febbraio 2015)

Il lavoro notturno dopo il Jobs Act: un’occasione mancata per i lavoratori disabili?

Elisabetta Iannelli

DEAL, Commissione di Certificazione del Centro Studi Marco Biagi dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ADAPT – Dalle collaborazioni continuate e continuative al lavoro a progetto, e ritorno

Modena, 13 marzo 2015

Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali – Gennaio 2015

Istat, 26 febbraio 2015

Jobs act: "Facciamo un po' di chiarezza"

Intervista a Emmanuele Massagli (Varesenews.it, 25 febbraio 2015)

Violato il principio dell’immediatezza della contestazione disciplinare se, dopo la conoscenza delle mancanze, il datore di lavoro si attardi a lungo nella ricerca di altri comportamenti disciplinarmente rilevanti

Corte di Cassazione 13 febbraio 2015, n. 2902

Viola la regola della libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione la legge di uno Stato membro che, nel subordinare legittimamente l’assunzione in determinati uffici alla conoscenza della lingua nazionale, stabilisca che quest’ultima può essere certificata unicamente da un organo di tale Stato

Corte di Giustizia dell’Unione europea 5 febbraio 2015, C-317/14  

Il cittadino di uno Stato dell’Unione che, dopo la cessazione di un rapporto di lavoro a tempo pieno in altro Stato membro, viene ivi assunto a tempo parziale è qualificabile come lavoratore frontaliero in disoccupazione parziale e non totale e pertanto può chiedere le conseguenti prestazioni di sicurezza sociale (indennità di disoccupazione) allo Stato in cui ha lavorato e lavora

Corte di Giustizia dell'Unione europea 5 febbraio 2015, C-655/13

Attenti, i cococò non spariranno

Piergiovanni Alleva (Il Manifesto, 23 febbraio 2015)

Accordo per la disciplina dell'alto apprendistato per l'accesso alle professioni ordinistiche

Regione Marche e Confprofessioni Marche, 2 febbraio 2015

Il tempo indeterminato finalmente competitivo

Arturo Maresca (Il Sole 24 Ore, 25 febbraio 2015)

Jobs Act, le critiche a sinistra sono solo ideologiche

Oscar Giannino (Linkiesta.it, 24 febbraio 2015)

Viola la regola della libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione la legge di uno Stato membro che, nel subordinare legittimamente l’assunzione in determinati uffici alla conoscenza della lingua nazionale, stabilisca che quest’ultima può essere certificata unicamente da un organo di tale Stato

Corte di Giustizia dell’Unione europea 5 febbraio 2015, C-317/14