retribuzione

Appalti di servizi: legittima l’applicazione del contratto collettivo meno rappresentativo

La sentenza del Tar Lombardia, sezione di Brescia n. 1470 del 31 dicembre 2014 rappresenta l’occasione per tornare sulla questione relativa alla legittimità di applicazione, da parte di imprese aggiudicatarie di appalti pubblici di servizi, dei contratti collettivi di lavoro

L'intervenuta violazione della L. 17 ottobre 1967, n. 977 (Tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti) e, in particolare, della norma imperativa di cui all'art. 3, comma 1, come sostituito dal D.Lgs. 4 agosto 1999, n. 345, art. 5, comma 1 (secondo cui "L'età minima per l'ammissione al lavoro è fissata al momento in cui il minore ha concluso il periodo di istruzione obbligatoria e comunque non può essere inferiore ai 15 anni compiuti"), non fa venir meno il diritto alla retribuzione per l'attività lavorativa effettivamente prestata dal soggetto tutelato, in applicazione del generale principio di cui all'art. 2126 c.c., comma 2

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