Non pochi sono i dubbi interpretativi che stanno accompagnando la prima fase di attuazione del decreto lavoro. L’attenzione di operatori ed esperti si è sin qui concentrata sui problemi applicativi della nuova disciplina del contratto a termine e dell’apprendistato.
Non meno rilevanti sono, tuttavia, i temi da approfondire rispetto alla somministrazione di lavoro: un istituto centrale nel funzionamento di moderni mercati del lavoro incentrati su logiche di specializzazione produttiva e di cooperazione tra imprese, che tuttavia ancora non decolla per mancanza di visione e strategia di lungo periodo.
La riflessione sui nodi interpretativi può essere l’occasione per modernizzarne il quadro regolatorio, portando a definitivo compimento il disegno riformatore avviato con il Pacchetto Treu e perfezionato con la Legge Biagi.
In effetti nel corso dell’ultimo decennio, il sistema normativo, le parti sociali e la giurisprudenza hanno troppo spesso confuso la somministrazione a tempo determinato e il lavoro a termine, finendo per nascondere la diversa funzione che svolgono questi strumenti contrattuali e le specificità che li caratterizzano.
Anche la contrattazione collettiva di settore ha faticato a recepire le aspettative di innovazione che uno strumento come la somministrazione genera nel mercato del lavoro, ma si è concentrata soprattutto nella ricerca di regole vincolanti e, in alcuni casi, eccessivamente burocratiche.
Un’occasione importante per invertire questa tendenza poteva essere colta con la Direttiva comunitaria n. 104 del 2008, che ha dato centralità al lavoro tramite Agenzia, configurato come forma di flessibilità di assoluto valore per il mercato del lavoro; questa occasione, purtroppo, non è stata colta del tutto, in quanto l’ordinamento italiano ha dato un’attuazione limitata e incompleta ai principi della Direttiva.
Anche lo staff leasing fatica ad essere compreso dal mercato del lavoro e dalle parti sociali, nonostante sia uno strumento utile per contrastare fenomeni di occupazione irregolare e, allo stesso tempo, modernizzare l’organizzazione del lavoro.
Una nuova occasione per riaprire la discussione sulle regole della somministrazione viene offerta dal progetto di riforma del mercato del lavoro presentato dal Governo Renzi, nella parte in cui ipotizza il riordino delle forme contrattuali di lavoro flessibile.
Per dare un contributo concreto a tale discussione, vogliamo aprire un confronto pubblico con uomini e donne di azienda, operatori del mercato del lavoro, consulenti legali, ricercatori e cultori della materia che sono tutti invitati a unirsi a noi attraverso una piattaforma di cooperazione ad accesso riservato; altrettanto faremo con le parti sociali e con i soci di ADAPT.
L’obiettivo finale è quello di elaborare, nell’ottica della semplificazione del quadro regolatorio del lavoro e della certezza del diritto, un vero e proprio “Testo Unico della somministrazione”, sulla falsariga di quanto già fatto dal Legislatore per la sicurezza sul lavoro e l’apprendistato, da consegnare al Governo e alle parti sociali, nel corso dell’eventuale percorso attuativo della legge delega.
Questo lavoro ci vedrà impegnati sino al 30 settembre 2014, in modo da elaborare il testo definitivo in autunno.
Siete tutti invitati a partecipare: chi volesse contribuire al lavoro è pregato di inviare una mail di adesione a silvia.spattini@adapt.it.
Grazie a tutti per l’attenzione e per il contributo a diffondere questa iniziativa che riteniamo molto utile e opportuna per la modernizzazione del nostro mercato del lavoro.
Giampiero Falasca